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La sicurezza inclusiva non è sinonimo di aiuto o soccorso

Manifesto della sicurezza inclusiva in 7 Passi: 4° PASSO

La Sicurezza Inclusiva non è sinonimo di “aiuto” o ” soccorso”. Il quarto principio della sicurezza inclusiva è presentato da due testimonial “addetti ai lavori”: Massimo Fazzini e Luigi Scorza, Ispettori Antincendi Esperti.

La loro carriera nei Vigili del Fuoco li ha visti ricoprire diversi ruoli; dall’ingresso come VF operativo, impegnati direttamente in operazioni di soccorso, a quello di formatori e IEA.

Quando si affronta la sicurezza nei luoghi di lavoro l’approccio nei confronti delle persone con disabilità, siano lavoratori o persone a vario titolo presenti nelle strutture, è quasi sempre di tipo assistenziale: “se succede qualcosa ti aiutiamo o ti affidiamo ai soccorritori”.

Il soccorso inclusivo è un altro capitolo, interviene quando le misure di sicurezza non sono state sufficienti a prevenire l’emergenza, o a gestirla, garantendo l’autonomia che si ha nell’ordinario.

La sicurezza inclusiva garantisce a ciascun occupante l’autonomia possibile anche in una situazione di emergenza, considerando l’aiuto come supporto quando necessario e non come alternativa all’autonomia. 

Con la consapevolezza che la magnitudine dell’evento può arrivare a compromettere lo scenario fino a richiedere il soccorso per tutti, fino a quando questo non accade sarà l’accessibilità dei luoghi, dei dispositivi, dei sistemi e della comunicazione a rendere le persone più autonome e più sicure. Tutte.

Qual è la vostra esperienza in tema di sicurezza nel vostro ambiente di lavoro? Volete raccontarci il vostro punto di vista su questo passo?

Seguiteci, condividete e raccontateci la vostra idea di sicurezza inclusiva su Linkedin 4° Passo della sicurezza inclusiva

Non mancate all’appuntamento del 28 aprile pv con Soluzioni Emergenti per condividere con noi il Manifesto della sicurezza inclusiva in 7 passi.